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Il progetto ha preso in esame la crisi climatica con gli occhi dei bambini del Nepal, un territorio che si sta scoprendo tra i più esposti del pianeta. Se continueremo con gli attuali livelli di emissioni di gas serra, i due terzi dei ghiacciai himalayani saranno perduti entro il 2100, con conseguenze catastrofiche.
In Nepal, la patria dell’Everest, gli effetti del surriscaldamento sono già una realtà, sebbene il contributo del Paese alle emissioni globali sia quasi irrilevante. Gli eventi climatici estremi, le frane e le slavine si intensificano, i monsoni diventano irregolari, i corsi d’acqua sono soggetti a secche e inondazioni che si ripercuotono sia sull’agricoltura che sulla produzione idroelettrica.
Essere pronti a questi cambiamenti è fondamentale soprattutto per le giovani generazioni. La crisi ambientale, i suoi impatti nella vita quotidiana e le soluzioni adottate per superarli sono stati esaminati nel progetto, grazie a un viaggio di inchiesta realizzato nell’autunno 2019 dalla giornalista Giorgia Marino e dalla fotografa Diana Bagnoli, che hanno percorso il Nepal da sud a nord, dalla piana del Gange alle vette del Langtang passando per la valle di Kathmandu.
Il loro sguardo e le loro parole sono stati trasposti in una intensa mostra, a disposizione per una esposizione nelle scuole di tutta Italia.
OBIETTIVO GENERALE:
raccontare gli effetti rapidi e drammatici del cambiamento climatico in una zona remota e particolarmente esposta come il Nepal.
SINTESI PROGETTO
LOCALITA’: Nepal
PARTNER LOCALI:
REPORT CONTO ECONOMICO
DURATA PROGETTO: 2019 – 2020
COSTO TOTALE: 19.980 euro
FINANZIAMENTO: 17.982 euro
INVESTIMENTO DIRETTO: 1.998 euro
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