PONTI DI AMICIZIA

10 Dic
0

PONTI DI AMICIZIA

PONTI DI AMICIZIA

“Io credo che non sia stato un caso che i miei primi quattro anni di insegnamento, iniziati nel lontano 1992, siano stati svolti e vissuti presso il Campo Nomadi di Ravina (Trento), con bambini sinti e rom della scuola primaria e, per altri due anni, con allievi adulti stranieri. Conservo il ricordo di un’esperienza indimenticabile che mi ha permesso di conoscere una realtà tanto vicina fisicamente quanto lontana culturalmente dalla mia”.Inizia così il racconto di Michele Toccoli, insegnante d’informatica e matematica presso l’Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello

Educatore che con la sua pluriennale esperienza ha saputo portare a scuola nuove idee e proposte per avvicinare piccoli, genitori ed insegnanti alla scoperta di altre culture e di iniziative di solidarietà.Nel 1994, studente di sociologia, Michele diventa “maestro pioniere”, come lui stesso si definisce, della Scuola per Adulti di Trento. Insegnando italiano e matematica ad un gruppo di 15 ragazzi provenienti dall’Albania, dalla Macedonia e dal Kosovo si rende conto della portata dei conflitti interni di quei Paesi. Conflitti che hanno spinto persone giovani come lui a fuggire dalla propria casa e allontanandosi dalla famiglia e dagli amici, per ricominciare una nuova vita in un paese sconosciuto e cercare li nuove speranze e possibilità di realizzarsi. È stata un’esperienza indimenticabile che gli ha fatto capire quanto fosse “privilegiato” come insegnante, avendo l’opportunità di arricchirsi interiormente, e riscoprire “il senso della storia e la curiosità di “andare oltre” l’apparenza, ma soprattutto a scoprire i mondi sconosciuti, brulicanti di tradizioni e di un passato che scuote inevitabilmente il presente.” Dopo queste esperienze, Michele continua a insegnare nei vari istituti scolastici trentini, senza mai abbandonare il suo sogno di “esplorare l’universo dei significati dell’Altro”.

Di Emina Ristovic

Conoscere l’altro, ma anche e soprattutto se stessi, la propria terra, le proprie origini, la storia e la geografia. Condividere e unirsi attraverso ponti di amicizia ad altri territori. Con questo spirito nasce nel 2005 il progetto “Un ponte verso i Balcani”, avviato dalla Cooperativa Computer Learning, fondata da Michele insieme ad un gruppo di amici dell’università, con il supporto dell’Associazione Trentino con i Balcani. Un progetto che collegava tre istituti scolastici: l’Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello e due scuole elementari serbe della provincia di Kraljevo, la scuola dell’altipiano di Rudno e di Bogutovac. Non si trattava solamente di un progetto di tipo umanitario che prevedeva donazioni in materiale scolastico come computer, fotocopiatrici, scanner, penne e pennarelli, ma era soprattutto un progetto innovativo dal punto di vista didattico. “Non c’era la presunzione di pensare “io ti regalo questo e ti aiuto e basta”, ma era innanzitutto un progetto basato sulla condivisione di contenuti didattici che toccavano vari ambiti disciplinari. Non si parlava ai bambini di Balcani e della Serbia in termini di conflitti e povertà, ma si parlava di cultura, tradizioni, geografia…”, aggiunge Michele. “In Trentino sono stati coinvolti mediatori culturali serbi che hanno raccontato fiabe, canzoni e danze tradizionali della cultura serba, hanno presentato piatti tipici ed hanno insegnato ai piccoli di Mattarello l’alfabeto cirillico”. A Kraljevo sono stati ugualmente promosse iniziative di conoscenza della cultura italiana grazie ad incontri con i volontari di ATB (all’epoca Tavolo Trentino con la Serbia). Questo ascolto reciproco ha stimolato alunni ed insegnanti a raccontarsi e raccontare la propria scuola ed il proprio territorio attraverso la preparazione di un libretto, pubblicato nel 2008, totalmente costruito da bambini delle tre scuole. Questo gemellaggio scolastico è stato inoltre un volano di coinvolgimento degli insegnati di Mattarello, che per cinque anni si sono impegnati in vari modi a portare avanti le attività di scambio e di incontro con i colleghi serbi. Numerosi sono stati anche gli incontri tra gli insegnanti coinvolti, in Trentino ed in Serbia, facilitate da ATB. “È stato un progetto innovativo rispetto ai classici gemellaggi che ha coinvolto a 360 gradi non soltanto i docenti ma anche gli alunni e le loro famiglie”.

Il progetto “Un ponte verso i Balcani” è oggi terminato, ma l’interesse della scuola di Mattarello verso l’incontro con l’altro e la solidarietà internazionale è ancora molto alto. Proprio in questi giorni, grazie ad ATB, a Michele ed alla sensibilità della dirigente scolastica, l’istituto sta organizzando una donazione di banchi ed attrezzatura scolastica ad una scuola kossovara.

Insegnare, scoprire, aiutare ma non solo. Costruire dei ponti di amicizia e di conoscenza per confrontarsi e conoscere nuove terre e nuove culture. Michele Toccoli, “maestro pioniere” ha saputo farlo e continua su questa strada costruendo altri ponti verso terre lontane, insegnandoci che non esistono i limiti. Grazie a queste esperienze, Michele ha contribuito alla creazione dell’Associazione Docenti Senza Frontiere, una realtà che nasce in Trentino ma che ha già molti soci e amici in tutta Italia. Una realtà che ha l’obiettivo di lavorare nelle scuole coinvolgendo attivamente insegnanti, alunni e genitori per diffondere i valori della solidarietà e della pace per migliorare la vivibilità nei contesti scolastici, attraverso iniziative pratiche di collaborazione con associazioni del territorio, progetti di gemellaggio e di sostegno scolastico a distanza, attività di sensibilizzazione su tematiche ambientali, culturali, di finanza etica e di educazione alla pace.

Categoria: